Le webcam sono delle piccole telecamere che riprendono e trasmettono immagini live. Sono localizzate in spazi sia pubblici che privati, svolgendo spesso una funzione di video sorveglianza. Si trovano dappertutto, persino nelle toilettes,  nei frigoriferi, nelle camere da letto. Pare che le webcam sparse per il mondo siano più di un miliardo.

A un sito come Fareluogo le instancabili webcam possono fornire spunti e materiali interessanti. Attraverso di loro, l’occhio si muove sullo schermo del computer spaziando tra le infinite immagini degli infiniti luoghi. Ovviamente vede quel certo luogo in maniera diversa da come lo vedrebbe “dal vivo” traguardando attraverso una videocamera o una macchina fotografica.

La webcam è soltanto un occhio tecnologico che produce immagini compresse sganciate dagli altri sensi. Il suo frame, generalmente fisso, è programmato per riprendere la piccola porzione di realtà che deve riprendere e nient’altro. Ma si tratta, come si è detto, di un miliardo di porzioni, e quindi di un bella fetta di mondo.

Kurt Caviezel, Red Car. Kurt Caviezel è un artista svizzero che in vent’anni di attività ha archiviato 4 milioni di immagini fotografiche tratte da 15.000 webcam.

Ho iniziato da poco a navigare nel web alla ricerca di immagini registrate da webcam che potessero intrigarmi. Ho intravvisto un mondo sconfinato, a volte suggestivo, altre volte no. Un’esplorazione mirata allo spirito di Fareluogo richiederà tempo e pazienza. Ma intanto ci sono già le belle panoramiche delle centinaia di webcam di www.feratel.com distribuite nelle rinomate stazioni sciistiche d’Europa. Mi hanno da subito affascinato e ho deciso di riciclarle. E’ nato così il mio primo webcam footage video, cui ho dato il titolo di Ombre nella neve.

Ombre nella neve

Nevica, c’è la nebbia, il cielo è coperto di nuvole grigie. La neve si deposita e sgocciola sugli obiettivi delle webcam. Compone dei ghirigori gelatinosi, delle bolle galleggianti più o meno trasparenti, che fanno vedere e non vedere. E’ un paesaggio sussurrato di chiazze e di ombre, quasi monocromo, che ispira un sentimento di felicità raccolta, intima. Sono proprio i ricami nevosi disegnati sulle ottiche delle webcam a rendere belle e suggestive le riprese.

Ondeggianti campi lattiginosi, abeti scuri, tracce di colore, la gente che scia, le funi e le seggiovie degli impianti di risalita che scorrono lentamente. Come vedere un film, né più né meno. Affiora un senso di empatia verso quei luoghi lontani, che me li rende  vicini.

Come sarà la situazione a Bormio in questo momento, mentre scrivo, alle ore 09:51 del 15 Marzo 2017? C’è il sole, la neve è luminosa,  le seggiovie vanno, gli sciatori sciano.  E’ sparita la scritta azzurrina  “Collegio S. Giuseppe” che si leggeva sulla pista innevata l’altra volta che “sono venuto qui”, quasi un mese fa, quando c’era la nebbia. Anche a Hollerbach il tempo è buono, con il cielo che tende però al nuvoloso,  la visione della webcam è pulita. La temperatura è appena sopra lo zero. Sta arrivando la primavera, presto la neve si scioglierà, il paesaggio cambierà di nuovo, per noi come per le webcam, che vedono per noi quello che noi spesso non possiamo vedere con l’esperienza diretta.